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martedì 31 marzo 2020

Domanda di Indennità COVID-19








Domanda di Indennità COVID-19

Il Decreto Cura Italia ha introdotto, tra le altre misure, alcune indennità di sostegno in favore dei lavoratori le cui attività stanno risentendo dell'emergenza epidemiologica dovuta al Covid-19.

A chi spetta



Di seguito le singole indennità previste per ciascuna categoria di lavoratori



- Indennità liberi professionisti e collaboratori coordinati e continuativi



A tale indennità possono accedere:



* i liberi professionisti con partita IVA attiva alla data del 23 febbraio 2020 compresi i partecipanti agli studi associati o società semplici con attività di lavoro autonomo di cui all'articolo 53, comma 1, del T.U.I.R., iscritti alla Gestione separata dell'INPS;


* i collaboratori coordinati e continuativi con rapporto attivo alla predetta data del 23 febbraio 2020 e iscritti alla Gestione separata dell'INPS.


Ai fini dell'accesso all'indennità, le predette categorie di lavoratori non devono essere titolari di un trattamento pensionistico diretto e non devono avere altre forme di previdenza obbligatoria.



- Indennità lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali dell'Assicurazione generale obbligatoria



A tale indennità possono accedere:



* Artigiani


* Commercianti


* Coltivatori diretti, coloni e mezzadri


Ai fini dell'accesso all'indennità le predette categorie di lavoratori non devono essere titolari di un trattamento pensionistico diretto e non devono avere altre forme di previdenza obbligatoria ad esclusione della Gestione separata INPS.



- Indennità lavoratori stagionali dei settori del turismo e degli stabilimenti termali



A tale indennità possono accedere i lavoratori dipendenti stagionali dei settori del turismo e degli stabilimenti termali che abbiano cessato il rapporto di lavoro nell'arco temporale che va dal 1° gennaio 2019 alla data del 17 marzo 2020.


Ai fini dell'accesso all'indennità i predetti lavoratori non devono essere titolari di un trattamento pensionistico diretto e non devono essere titolari di rapporto di lavoro dipendente alla data del 17 marzo 2020.



- Indennità lavoratori agricoli



A tale indennità possono accedere gli operai agricoli a tempo determinato e le altre categorie di lavoratori iscritti negli elenchi annuali purché:


* possano fare valere nell'anno 2019 almeno 50 giornate di effettivo lavoro agricolo dipendente;


* non siano titolari di pensione.



- Indennità lavoratori dello spettacolo



A tale indennità possono accedere i lavoratori dello spettacolo iscritti al Fondo pensioni dello spettacolo, che abbiano i seguenti requisiti:


* almeno 30 contributi giornalieri versati nell'anno 2019 al medesimo Fondo;


* che abbiano prodotto nel medesimo anno un reddito non superiore a 50.000 euro;


* detti lavoratori non devono essere titolari di un trattamento pensionistico diretto né di rapporto di lavoro dipendente alla data del 17 marzo 2020.



Cosa spetta



Ai lavoratori interessati spetta una indennità per il mese di marzo 2020 dell'importo pari a 600 euro, non soggetta ad imposizione fiscale. Le indennità di cui sopra non sono tra esse cumulabili e non sono riconosciute ai percettori di reddito di cittadinanza.



La domanda



I lavoratori potenziali destinatari delle suddette indennità, al fine di ricevere la prestazione di interesse, devono presentare la domanda in via telematica all'INPS utilizzando i consueti canali telematici messi a disposizione per i cittadini e per i patronati nel sito internet dell'Inps.





sabato 28 marzo 2020

PILLOLE DECRETO CURA ITALIA ( Credito di imposta per autonomi su canoni d’affitto)



Credito di imposta per autonomi su canoni d’affitto

Per i lavoratori autonomi, artigiani e commercianti, arriva nel mese di marzo 2020 un credito di imposta del 60% dell’ammontare del canone di affitto di negozi e botteghe (immobili della categoria C/1).

Ruisi Francesco


PILLOLE DECRETO CURA ITALIA (Bloccati gli atti del Fisco e della riscossione)



 Bloccati gli atti del Fisco e della riscossione

Il provvedimento sospende tutti i termini dei versamenti che scadono nel periodo dal 8 marzo al 31 maggio 2020, delle cartelle esattoriali, agli avvisi di accertamento esecutivi del Agenzia Entrate, delle Dogane e dei Monopoli, avvisi di addebito emessi dagli enti previdenziali.
 I versamenti andranno effettuati in un’unica soluzione entro il mese successivo al termine del periodo di sospensione, ossia entro il 30 giugno del 2020.

Ruisi Francesco


PILLOLE DECRETO CURA ITALIA (Sospensione versamenti fiscali)



Sospensione versamenti fiscali

Il decreto Cura Italia prevede che tutti gli adempimenti fiscali e contributivi che sono scaduti il 16 marzo vengano sospesi.
Per imprese, autonomi e professionisti  l’appuntamento, per saldare le ritenute, l’Iva annuale e mensile, i contributi previdenziali e quelli Inail è rinviato al 31 maggio,  rateizzabile in un massimo di cinque rate.
 Il decreto rinvia poi al 30 giugno anche tutti gli altri adempimenti tributari,  che ricadono dal 8 marzo al 31 maggio 2020.

Ruisi Francesco



PILLOLE DECRETO CURA ITALIA (Sospensione contributi colf)



Sospensione contributi colf

Rinvio pagamenti  dei contributi Inps per il lavoro domestico (collaboratrici familiari, colf), le scadenze dal 23 febbraio al 31 maggio 2020 potranno essere pagati dopo il 10 giugno 2020, al netto di sanzioni e interessi.

Ruisi Francesco


venerdì 27 marzo 2020

PILLOLE DECRETO CURA ITALIA(cassa integrazione in deroga)



Cassa integrazione in deroga

La cassa integrazione in deroga con un fondo di 3,2 miliardi è estesa a tutti i settori del privato, compreso quello agricolo e della pesca.
 I trattamenti di integrazione salariale coprono la sospensione o riduzione dell’attività lavorativa fino a nove settimane per i dipendenti già in forza al 23 febbraio.
Sono previste procedure semplificate per l'accesso alla cassa integrazione in deroga che si rafforza come  fondo di integrazione salariale e la misura  è estesa anche alle aziende che occupano in media da 5 a 15 dipendenti, con una deroga al limite di utilizzo di 9 settimane.

Ruisi Francesco



PILLOLE DECRETO CURA ITALIA(vietato licenziare)



Nei prossimi due mesi vietato licenziare

Per i prossimi due mesi le aziende non potranno licenziare sulla base del “giustificato motivo oggettivo”.

Ruisi Francesco



PILLOLE DECRETO CURA ITALIA (Proroga sfratti)



Proroga sfratti

Il provvedimento  proroga gli sfratti, che sono posticipati dopo al 30 giugno 2020.

Ruisi Francesco



PILLOLE DECRETO CURA ITALIA ( Bonus baby sitter)



Bonus baby sitter

 Il bonus per l’acquisto di servizi di baby-sitting in alternativa alla richiesta del congedo parentale si può chiedere per un limite massimo complessivo di 600 euro, che salgono a 1.000 per i lavoratori del settore sanitario, per quelli della Polizia di Stato, per la sicurezza e per i settori impegnati a fronteggiare l’emergenza Covid.
 Il bonus per i servizi di baby sitting viene erogato mediante il libretto famiglia.

Ruisi Francesco




PILLOLE DECRETO CURA ITALIA (Congedo parentale)



Congedo parentale

Previsto il congedo straordinario per i genitori che a causa della chiusura delle scuole per l’emergenza coronavirus sono a casa per prendersi cura dei figli. I beneficiari della norma sono i lavoratori dipendenti e i collaboratori con figli fino a 12 anni.
La prestazione si chiedere all’Inps, con un limite massimo di 15 giorni per famiglia.
 Il congedo può essere chiesto per un periodo continuativo o diviso tra i genitori e può essere retroattivo a partire dal 5 marzo, la data di chiuse le scuole.

È prevista un’indennità pari al 50% della retribuzione. Se si è già chiesto il congedo parentale (senza retribuzione o quello con un’indennità pari al 30% della retribuzione per chi ha figli fino a sei anni) la misura sarà convertito nella nuova percentuale.
 Per questo congedo è prevista la contribuzione previdenziale figurativa che non c’è invece per il congedo parentale normale senza retribuzione.
 Non sarà conteggiato nel limite massimo previsto per il congedo parentale per la cura dei figli fino a 12 anni.

L’indennità è estesa ai genitori lavoratori autonomi iscritti all’Inps ed è commisurata, per ciascuna giornata indennizzabile, al 50% della retribuzione convenzionale giornaliera stabilita annualmente dalla legge, a seconda della tipologia di lavoro autonomo svolto.

Possono chiedere alternativamente il congedo entrambi i genitori , a condizione che  l’altro genitore lavori e non sia beneficiario di altri strumenti di sostegno al reddito.
Se si hanno figli disabili non si applica il limite di età se il figlio frequenta la scuola o è normalmente ospitato in un centro diurno.
Se si hanno figli tra i 12 e i 16 anni si può chiedere il congedo senza riconoscimento dell’indennità né della contribuzione figurativa.
 Le stesse norme valgono per i genitori affidatari.

Il congedo può essere richiesto anche dai dipendenti pubblici.
la prestazione sarà gestita dell’amministrazione pubblica con la quale intercorre il rapporto di lavoro.

Ruisi Francesco




PILLOLE DECRETO CURA ITALIA ( 600 euro di bonus per autonomi e partite Iva)



600 euro di bonus per autonomi e partite Iva

Il decreto Cura Italia dispone  un bonus da 600 euro ai professionisti con partita Iva attiva al 23 febbraio scorso e ai collaboratori, così come ai lavoratori iscritti alla gestione separata Inps.

L’indennità  sarà una tantum ed esente da Irpef. Il bonus spetta solo nel 2020.

La spesa prevista e di € 170 milioni come tetto massimo di spesa, che al momento non dovrà essere sforato, pena la non adozione di altri provvedimenti concessori.
Ruisi Francesco





PILLOLE DECRETO CURA ITALIA (100 euro in busta paga 2020)




100 euro in busta paga 2020

8,8 milioni gli italiani che dovrebbero ricevere il premio di 100 euro mensili.
il premio investirà il 15% dei lavoratori pubblici e il 50% di quelli privati. l'impegno è stimato in 880,5 milioni  di Euro.

il  previsto  premio di 100 euro è per il mese di marzo 2020 ai lavoratori dipendenti, pubblici e privati, che abbiano continuato a lavorare nella sede di lavoro.

Il premio spetta a chi guadagni non più di 40 mila euro l'anno ed è esentasse. Viene rapportato ai giorni di lavoro in sede e viene dato in via automatica dal datore di lavoro, se possibile nella busta paga di aprile o comunque entro il conguaglio di fine anno.

 
Ruisi Francesco