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mercoledì 3 luglio 2013

Ruisi Francesco: Italia strappa concessioni sul bilancio 2014


E' un bel passo avanti per la crescita economica del paese. Concesso di scorporare dal bilancio spese effettuate nei progetti di infrastrutture e reti. A una condizione: che siano cofinanziati dall'Ue.
 
Passo avanti verso la crescita per l’Italia, che ha ottenuto il lascia passare dell’Unione Europea a una maggiore flessibilità nei bilanci del paese dal 2014. Il presidente del Consiglio Enrico Letta ha cantato di vittoria.

A Roma sarà concesso non conteggiare sul deficit tutte quelle spese nei progetti di infrastruttura e trasporti che saranno fatte con i fondi Ue. Il governo guadagna di fatto otto miliardi in più, pari a circa mezzo punto Pil.

Scorporate dal bilancio dunque le spese per le infrastrutture, purché siano progetti confinzanziati con i soldi europei. Questo vale anche per la costruzione di strade e delle reti che facilitano le connessioni tra un paese e l’altro. Unico prerequisito: che siano infrastrutture e progetti cofinanziati dall’Europa.

La chiusura della procedura di infrazione a carico dell'Italia per deficit oltre il 3%, chiusa dall'Europa a fine maggio, consente per il 2014 di avere maggiori spazi di manovra sul bilancio pubblico, ribadisce il governo.

"Il governo raccoglie con grande soddisfazione un risultato importante, forse il più importante di tutti nel rapporto con le Istituzioni europee", si legge in una nota di Palazzo Chigi.

"Il Presidente della Commissione Europea, [Manuel Durao] Barroso ha infatti appena annunciato a Strasburgo per i Paesi usciti dalla procedura di deficit eccessivo, come l'Italia, una maggiore flessibilità di bilancio nel 2014 per investimenti produttivi e per rilanciare la crescita", aggiunge il comunicato.

"E' il premio per la scommessa che questo Governo ha fatto fin dall'inizio sul rispetto degli obiettivi di finanza pubblica".

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