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sabato 1 ottobre 2011

Rapporto INAIL sui primi 6 mesi del 2011, diminuiscono gli infortuni





  
Rapporto INAIL sui primi 6 mesi del 2011, diminuiscono gli infortuni
"Gli infortuni avvenuti nel primo semestre 2011, per quanto ancora provvisori, segnano una riduzione di circa 16.000 casi (da circa 388mila a 372mila), pari a -4% rispetto allo stesso periodo del 2010: una flessione sensibilmente superiore rispetto al -1,9%, che si era registrato nello scorso anno. I casi mortali risultano invece quasi immutati (da 431 a 428 vittime), pari a -0,7% rispetto allo stesso periodo del 2010, anno in cui, con un calo record, si e' scesi per la prima volta dal dopoguerra, sotto la soglia dei 1000 morti sul lavoro". Questi sono i dati diffusi ieri dall'Inail in una nota che analizzai l'andamento infortunistico nei primi sei mesi di quest'anno, e su cui è intervenuto il Presidente dell'Istituto Marco Fabio Sartori che ha affermato "quanto ai dati nello specifico va evidenziato che quel cammino di riforma del sistema che abbiamo iniziato ormai diversi anni fa insieme a tutti gli attori del sistema Welfare, continua a dare risultati. Se, infatti, ogni singolo incidente e' sempre un dramma per il lavoratore che lo vive e per la sua famiglia, non possiamo non sottolineare che i dati riferiti agli infortuni nel primo semestre 2011 - con tutta la prudenza statistica del caso - testimoniano una sempre crescente attenzione sia da parte dei lavoratori che dei datori di lavoro alla tematica della sicurezza. Ecco perche' alla luce di questi risultati, ma anche e soprattutto degli incidenti che purtroppo continuano a verificarsi, vogliamo puntare a una diffusione sempre piu' capillare e mirata delle azioni di prevenzione -continua Sartori- dieci anni di progressi non bastano; e' urgente un ulteriore salto di qualita'! Un passaggio chiave sul quale l'Istituto lavora senza sosta e che vuole raggiungere grazie a una nuova politica della prevenzione che stiamo mettendo in campo in maniera strettamente coordinata con le direzioni regionali continuando a puntare a un solo obiettivo: quello degli infortuni zero".
"L'analisi delle varie attivita' economiche evidenzia riduzioni diffuse ma di diversa intensita': il calo degli infortuni e' piu' pronunciato nell'Industria (-5,6%) che nei Servizi (-3,2%) e nell'Agricoltura (-2,6%). Da sottolineare e' che per tutti i rami di attivita' l'Istat registra, peraltro, un lieve aumento occupazionale (compreso tra +0,2% e +0,4%). Positivo il dato infortunistico delle Costruzioni (-5,8%) anche se condizionato dal calo degli occupati nel settore (-4,3%). Per i casi mortali si e' registrata una sostanziale stabilita' dei dati, con un aumento o una diminuzione di poche unita' nei diversi rami di attivita', continua l'Inail. Sul piano territoriale il calo infortunistico risulta generalizzato: il Mezzogiorno e il Centro (rispettivamente -5,7% e -4,4% per gli infortuni in complesso) fanno meglio del Nord (-3,3%); quest'ultimo si segnala per un aumento occupazionale dello 0,6%, che al Sud si ferma solo al +0,2%, contro il decremento registrato nel Centro dello 0,6%. I casi mortali calano sensibilmente nel Mezzogiorno (25 decessi in meno, pari a -15,9%), restano sostanzialmente invariati al Centro (2 casi in meno, pari a -2,4%), mentre aumentano nel Nord (+24 vittime, +12,6%)".
   

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